La relazione tra l’uomo e la natura è una di quelle di cui sentiamo parlare spesso, si tratta di qualcosa che ha coinvolto alcuni dei più grandi pensatori, finendo sempre per analizzare le sfaccettature di qualcosa di prettamente ovvio: l’uomo è natura.
Nonostante tutto, ancora oggi, questo tema viene trattato e sviscerato tentando di mostrare sempre un nuovo volto.
Questo è quello che fa il film del 2016 Captain Fantastic, pellicola diretta da Matt Ross e il cui protagonista viene interpretato dal grande Viggo Mortensen.
Fin dai primissimi minuti ci troviamo immersi in una condizione che desta lo spettatore dal suo sonno e lo fa pensare.
La famiglia Cash
Lo spettatore si ritrova catapultato in un altro mondo nonostante la storia narrata sia ambientata nella realtà attuale e ciò avviene perché la famiglia Cash abita nelle foreste dell’Oregon, lontana dalla tecnologia e dalla società consumistica americana.
I piccoli protagonisti del film, infatti, sono abituati ad uno stile di vita unico: si allenano ogni mattina, si procurano il cibo cacciando, studiano molto e conoscono tutto quello che spesso nelle scuole non viene detto.
Quello che permette allo spettatore di comprendere quanto siano lontani dal mondo è il viaggio che sono costretti a compiere nel New Mexico durante il quale scoprono cosa è la Coca Cola, ad esempio, oppure notano che esistono delle persone sovrappeso o ancora, di sapere gli articoli della costituzione pur non avendo mai frequentato la scuola.
Le scene più simboliche
Una delle prime scene mostra il maggiore dei figli, Bodevan, alle prese con un vero e proprio rito di iniziazione all’età adulta che ha in questo caso a che fare con l’uccisione di un cervo a mani nude.
Un'altra scena che sottolinea il rapporto indissolubile tra l’uomo e la natura è sicuramente quella in cui a Ben viene comunicata la morte della moglie ed in questo momento l’inquadratura, in maniera sapiente, indugia su una cascata come a sottolineare l’emozione che sicuramente in quel momento il protagonista sta provando: un freddo agghiacciante.
Ma la scena che più di tutte riesce a sottolineare quanto detto fino ad ora è sicuramente quella dell’addio alla madre dove il panorama riesce a comunicare più di qualsiasi parola, ogni elemento naturale è presente ed unito a concludere il cerchio della vita: acqua, fuoco, terra ed aria.
Finendo, dunque, per sostenere quanto detto all’inizio, cioè che l’uomo è natura, proprio come un cerchio da chiudere ed è in questo che l’agenzia Cattolica San Lorenzo può aiutarvi, poiché si occupa di Onoranze funebri a Roma.