Ci sono storie che sembrano nate appositamente per essere raccontate. Storie vere, già riportate dalla cronaca sui quotidiani, ma che hanno ancora molto da dare. Storie così complesse da aver bisogno di essere immortalate in un libro. Una di queste storie viene dal freddo più assoluto. Un freddo che non ha eroi e che coinvolge il cuore di tutti i suoi protagonisti.
Una di queste storie è quella scritta da Maurizio Abbatino, Raffaella Fanelli che raccoglie l’ultima testimonianza del capo della banda della Magliana.
La verità del Freddo. La storia. I delitti. I retroscena. L'ultima testimonianza del capo della banda della Magliana è un libro duro ma in grado di coinvolgere emotivamente. La storia è un perfetto mix di fatti di cronaca, delitti, amicizie intricate, lealtà contorte e ricerca di potere. Un libro in cui ogni sentimento e ogni intenzione sono così forti da sopraffare chiunque. Un libro da leggere tutto d’un fiato, per non dimenticare.
Maurizio Abbatino
Maurizio Abbatino nacque e crebbe a Roma, proprio vicino ad una stradina della Magliana.
Frequenta le scuole medie vivendo a casa della nonna paterna, in piena periferia romana.
Ben presto, a casa dei suoi riccioli scuri, viene soprannominato Crispino. Fin troppo presto si guadagna anche la fama di incallito criminale. La sua carriera da delinquente inizia infatti in giovane età quando, da solo, inizia a compiere alcune rapine. In alcune occasioni si fece accompagnare anche da un gruppo di malavitosi della Magliana. Gli stessi che alcuni anni più tardi diventeranno suoi complici nel progetto della banda della Magliana. Nei primi anni ’70 dovrà affrontare i primi problemi con la giustizia. Viene infatti arrestato per reati quali furto, resistenza a pubblico ufficiale e possesso di arnesi atti allo scasso.
Dopo soli due anni viene nuovamente arrestato per una rapina ad una gioielleria. La proprietaria della gioielleria di via Caselli a Roma riuscì a identificarlo grazie ad un tatuaggio.
Nel periodo trascorso in carcere incontra Ettore Maragnoli ed Enrico De Pedis, due rapinatori che gli assicurano che la sua accusa andrà a cadere; cosa che in effetti accade dopo solo un mese.
Il suo coinvolgimento con atti criminali, compiuti direttamente da lui o di sua conoscenza, è sempre più palese. Nel 1975 viene ucciso il famoso regista Pier Paolo Pasolini. Abbatino, riguardo a questa faccenda, racconterà:
«Io non so niente dell’omicidio Pasolini. Hanno cercato di mettermi in mezzo per una foto scattata la mattina del 2 novembre: a qualcuno era sembrato di riconoscere la mia faccia tra la folla di curiosi radunata attorno al cadavere. Una follia. Non sono io quello con la testa riccia e i pantaloni a zampa. Pasolini l’ho incrociato da vivo, davanti a una bisca della Magliana tre o quattro volte”.
Fatto sta che, delitto dopo delitto, da semplice associazione di rapinatori, la Banda della Magliana diventa una vera e propria organizzazione per il controllo della criminalità romana.
Maurizio Abbatino dichiarò:
“Si parla molto della banda ancora oggi, quando all'epoca c'erano altre organizzazioni come ON o la P2 che ora sembra che stanno nel dimenticatoio. Sembra che la banda della Magliana sia diventata una discarica per tutto quello che non si riesce o non si vuole capire.”
A distanza di anni le cose da raccontare, e soprattutto da capire, sono ancora molte. Da qui l’esigenza di scrivere un libro.
La verità del freddo: la trama
Maurizio Abbatino, in questo libro, racconta la sua storia in prima persona. Un racconto che inizia con un incipit tanto crudo quanto coinvolgente: "Hanno già ordinato la mia morte…". Una storia fatta di delitti, potere e vendette che hanno condizionato la Roma di quei tempi. Sono molti i casi di cronaca italiani che vengono toccati dal suo racconto: il delitto Pecorelli, l’efferato omicidio di Aldo Moro, la scomparsa di Emanuela Orlandi… Maurizio Abbatino è il protagonista assoluto di quegli anni di terrore e sangue. Fu il fondatore (in tandem con Franco Giuseppucci) della banda della Magliana. Un’organizzazione criminale che ebbe interazioni ed influenze con servizi segreti, massoneria e mafia. Nel libro, edito da Chiarelettere, si narrano le vicende dell'Italia di quegli anni vista con gli occhi di un efferato criminale.