Il blog è uno strumento molto potente, soprattutto per le aziende. Tuttavia con il passare degli anni e con lo sdoganamento della figura del blogger è stato etichettato come uno strumento di serie B. La verità è che si tratta di una risorsa importantissima, grazie alla quale possiamo acquisire traffico qualificato e, quindi, utenti in target con la nostra area di business.
Secondo questa popolare agenzia specializzata in web marketing, infatti, il blog ha un potenziale “immenso, ragion per cui sempre più aziende decidono di utilizzarlo come principale leva di vendita”. Per gestirne uno efficace, tuttavia, occorre conoscere una serie di regole che abbiamo sintetizzato in questo approfondimento e che riteniamo siano utili anche a chi già scrive contenuti sul web. Vediamo insieme quali sono.
Pensare prima di scrivere
Quante volte abbiamo consigliato a parenti o amici di “pensare prima di parlare”? Lo stesso vale per il blog che presuppone sempre la presenza di un piano d’azione, ovvero un recap dei contenuti distribuiti su precise scadenze temporali.
Il piano editoriale deve tener conto di cosa cercano le persone e di quali sono i bisogni del periodo oltre alle parole più rilevanti cliccate sui motori di ricerca. Al tempo stesso deve poter offrire un supporto informativo esaustivo e ben scritto, ragion per cui non può essere improvvisato o gestito in modo casuale.
La cadenza delle pubblicazioni, la coerenza con il periodo o con la stagione, il tono di voce da utilizzare e, si anche il taglio degli articoli del blog sono tutti fattori e valori da determinare a fronte di una precisa strategia di content marketing. Senza un piano d’azione sarà molto difficile ottenere risultati. Il web, oggi, è altamente meritocratico.
Evitare l’autoreferenzialità
Il blog non deve essere inteso come una marchetta continuativa ed esasperante dei nostri servizi, dei nostri meriti o dei prodotti che vendiamo. Essere autoreferenziali, oggi, è una scommessa persa in partenza, soprattutto in un mercato così competitivo e altamente specializzato per nicchie.
Ogni tanto è bene dare lustro ai risultati raggiunti o al pregio dei nostri servizi/beni ma senza esagerare, soprattutto quando abbiamo appena iniziato a pubblicare contenuti.
L’autoreferenzialità, piuttosto, può essere destinata su altre pagine del nostro sito web, per esempio su landing specifiche, sul riepilogo dei servizi, nella sezione delle testimonianze dei clienti o sul portfolio. Anche in questi ambiti, tuttavia, un linguaggio eccessivamente saccente e spocchioso potrebbe risultare poco gradevole per cui è preferibile scegliere di adottare toni idonei al contesto.
Copiare la concorrenza? No, grazie
Se c’è una regola che deve essere continuamente ribadita quella è la seguente: non bisogna mai copiare, semmai prendere ispirazione. Copiare causa danni notevoli all’immagine, al posizionamento sui motori di ricerca e alle finanze, dal momento che la questione può finire davanti ad un giudice in tribunale. Questo non ci vieta di prendere ispirazione da altre fonti o da chi è meglio di noi ma, in questo caso, occorrerà citare il lavoro altrui in modo evidente. Sicuramente gli esperti di SEO raccomandano di dosare bene le citazioni ad altri siti web ma è vero anche che qualche menzione genuina non fa mai male, soprattutto per iniziare a farsi conoscere online.